La disuguaglianza è data dal fatto che io devo fare concorrenza a chi paga cifre ridicole di tasse perché esistono scappatoie che puoi fare solo se sei miliardario. La profittabilità di amazon è in gran parte scaricata sulla comunità che paga tasse per mantenere strade e ponti, di cui usufruisce. Siamo così sicuri che la profittabilità di amazon esisterebbe ancora se dovesse pagare il 50-60% di tasse come i comuni mortali? Trovo che il vostro discorso sia assolutamente lontano dal punto.
La lotta alla disuguaglianza come redistribuzione di ricchezza forzosa tra ricchi e poveri non funzionerebbe, come avete ben argomentato. Ma che dire della disuguaglianza di diritti, di opportunità? La Rowling, se fosse nata in un contesto sociale devastato, senza possibilità di accesso alla scuola, avrebbe imparato a scrivere? Avrebbe potuto esprimere il suo talento?
La disuguaglianza è una forma di potere e il potere non si detiene, si applica. Se decido di acquistare un libro e rendere ricco l'autore è una espressione della mia libertà, in quanto potrei anche non acquistarlo. Se non riesco a pagare una tassa essa mi si ripropone triplicata, ma una grande azienda che non paga una tassa proporzionata alla dimensione spesso le viene scontata. Questa è disuguaglianza. Se scrivessi un libro magari l'autore mi chiede di acquistare un certo numero di copie...arriva un altro autore super famoso lo stesso editore fa quattro salti mortali per promuoverlo...questa è disuguaglianza.